Nella giornata del 20 ottobre si terranno, nei Centri di Senologia multidisciplinari di tutta Italia (Breast Unit), consulenze e visite gratuite rivolte a tutte le donne con tumore al seno che devono sottoporsi all’intervento o che lo hanno già eseguito
Il tumore della mammella resta, secondo i dati del 2020, la neoplasia femminile più frequente in Italia. Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia. Tuttavia, se l’incidenza è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, la mortalità è in diminuzione (una riduzione del 6% nel 2020 rispetto al 2015), pur rimanendo questa malattia la prima causa di morte per tumore nelle donne.
Negli ultimi anni la ricostruzione mammaria è entrata a far parte a pieno titolo della cura del cancro al seno. Nel percorso di guarigione della donna sottoposta ad intervento di demolizione (asportazione del tumore), l'intervento gioca un ruolo fondamentale per ritornare a vivere con maggiore serenità e benessere. Questo perché “la ricostruzione del seno - spiega il Prof. Francesco D’Andrea, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (SICPRE) e Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli - consente di recuperare quella femminilità compromessa dalla patologia, conservando il più possibile l’aspetto, la simmetria, la forma e il volume originari del seno, e restituire il benessere alla paziente”.
Ricostruzione mammaria: un intervento a carico del SSN
La ricostruzione mammaria è un intervento di chirurgia plastica completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ed è un passo fondamentale per superare davvero la malattia, ma non avviene ovunque in Italia e con gli stessi risultati. “Purtroppo - sottolinea D’Andrea - non c'è un'omogeneità nelle proposte ricostruttive né nei risultati conseguiti anche perché troppo spesso le pazienti si rivolgono a chirurghi "improvvisati" che non hanno un'adeguata preparazione in materia di ricostruzione mammaria. Rivolgersi a specialisti in chirurgia plastica è garanzia di un'adeguata formazione in quest’ambito”.
Rapporto tra demolizione e ricostruzione in Italia
Nella gran parte dei casi la ricostruzione mammaria avviene nella stessa seduta operatoria in cui si asporta il tumore. Questo vuol dire che alla paziente viene risparmiata sia l’esperienza della mutilazione, sia lo stress fisico e psicologico di un secondo intervento. “La ricostruzione del seno è un diritto - sottolinea D’Andrea -, ma sono ancora poche le donne che lo sanno e che, dopo aver vissuto l’esperienza del tumore, la esigono. Secondo le nostre stime, oggi solo al 50% delle donne che si sono ammalate di tumore al seno, viene ricostruito, valore che dobbiamo assolutamente portare al pareggio”.
Cosa sono le Breast Unit
Le Breast Unit sono centri di Senologia multidisciplinari, distribuiti sull’intero territorio nazionale, e rappresentano lo stato dell’arte nella cura e assistenza di chi affronta un tumore al seno. Queste unità operative sono state costituite in Italia nel 2014 in recepimento di una legge europea: l’istituzione su base territoriale dei centri è frutto di un’intesa Stato-Regioni secondo la quale ogni Regione deve dotarsi di una Breast Unit ogni 250.000 abitanti, in cui operano tutti gli specialisti coinvolti nella cura del tumore mammario (dal radiologo al chirurgo, dal patologo all’oncologo, dal radioterapista al data manager). Questo non vuol dire che è operativa una Breast Unit in ogni ospedale, ma che ogni Regione si è dotata di più centri di senologia multidisciplinare in cui operano i chirurghi plastici più preparati e più esperti nella ricostruzione mammaria, “un aspetto fondamentale - sottolinea D’Andrea - se si considera che, in questo modo, si può attingere a più tecniche e dispositivi per ripristinare al meglio forma e simmetria”.
Che ruolo hanno le Breast Unit
La Breast Unit rappresenta l’unica unità operativa in cui avviene la presa in carico multidisciplinare della paziente affetta da cancro alla mammella. Un percorso unitario e multidisciplinare, che va dal protocollo di indagini per la diagnosi precoce, agli approfondimenti diagnostici, alla riabilitazione post-operatoria, fisica e psicologica, ai controlli nel lungo periodo (follow-up). “La paziente - spiega D’Andrea - viene seguita da un team composto da una serie di specialisti che la accompagnano lungo tutto il suo percorso, dalla diagnosi, alla terapia chirurgica e medica. La collaborazione tra esperti è il punto chiave per una corretta gestione della paziente sotto tutti i punti di vista. Una parte importante per differenziare le varie Breast Unit è proprio l’offerta di una chirurgia plastica ricostruttiva completa”.
Bra Day 2021
In occasione dell'Ottobre Rosa, il mese dedicato alla prevenzione femminile, il 20 ottobre 2021 si celebrerà il Bra Day (Breast Reconstruction Awarness Day), la Giornata Internazionale per la Consapevolezza della Ricostruzione Mammaria, che nasce per sensibilizzare e informare le donne sulle possibilità che offre la chirurgia plastica per ricostruire una mammella dopo l’asportazione del tumore al seno. "La ricostruzione mammaria - sottolinea D'Andrea - è un diritto di tutte, ma sono ancora poche le donne che lo sanno e ancora poche quelle che, dopo aver vissuto l'esperienza del tumore, la esigono”.
Visite e consulenze gratuite in tutta Italia
Nella giornata del 20 ottobre (Bra Day 2021) si terranno, nelle Breast Unit di tutta Italia, consulenze e visite gratuite rivolte a tutte le donne con tumore al seno che devono sottoporsi all’intervento o che lo hanno già eseguito. Inoltre, in sede di colloquio saranno fornite loro tutte le informazioni necessarie relative a questa chirurgia estendendole anche a chi, per motivi puramente estetici, abbia intenzione di sottoporsi ad interventi sulla mammella, spiegando come scegliere in sicurezza.